ANT LAND PORTRAITS is a photographic project inspired by the recovery of an old series of magic lantern glass plates titled “Ants and their Ways” and by the life and works of French naturalist and entomologist Jean-Henri Fabre.

The Magic Lantern today is considered a direct ancestor of motion pictures: it uses lenses and a light source to enlarge and project the images drawn on transparent slides.

Jean-Henri Fabre (1823- 1915) is regarded as the father of modern entomology. Although Fabre refused to accept the theory of evolution, Charles Darwin considered him a source of inspiration and “an inimitable observer”.

The author has imagined the Ant Land Portraits as a surreal journey through exotic landscapes populated by astounding creatures.

“Science too proceeds by lantern-flashes; it explores nature’s inexhaustible mosaic piece by piece. Too often the wick lacks oil; the glass panes of the lantern may not be clean. No matter: his work is not in vain who first recognizes and shows to others one speck of the vast unknown.” Jean-Henri Fabre

ITA

ANT LAND PORTRAITS è un progetto fotografico nato in seguito al ritrovamento di una serie di antichi vetrini da lanterna magica intitolata “Ants and their Ways” e ispirato alle ricerche e agli scritti dell’entomologo e naturalista francese Jean-Henri Fabre.

La lanterna magica, un dispositivo oggi considerato il più diretto antenato del cinema, ingrandiva e proiettava le immagini disegnate sui vetrini tramite una lente e la luce di una candela posta al suo interno.

Jean-Henri Fabre (1823- 1915) è oggi considerato il padre dell’entomologia e, nonostante il suo scetticismo nei confronti della teoria dell’evoluzione, fu citato da Charles Darwin come fonte di ispirazione e definito “un osservatore inimitabile”.

Ant Land Portraits è un viaggio surreale immaginato dall’autore attraverso luoghi esotici popolati da sorprendenti creature.

“Anche la scienza procede per bagliori di lanterna; esplora l’inesauribile mosaico della natura, tessera per tessera. Troppo spesso allo stoppino manca l’olio; i vetri della lanterna possono non essere puliti. Non importa: non sarà vano il lavoro di chi per primo riconosce e mostra ad altri un granello dell’immenso ignoto.” Jean-Henri Fabre